Un itinerario molto vario attraverso i bei boschi sui fianchi del Monte Croce, sopra la valle del Rio Croara con molte praterie aperte con panorami ed infine attraverso l’artistico borgo di Tolè e via Papa Giovanni XXIII con i suoi numerosi murales.
La passeggiata inizia in via Venola (Tolè) presso un parcheggio adiacente al Bar Ristorante Le Sorgenti. Da qui percorriamo un breve tratto su via Venola per poi svoltare subito a sinistra sul CAI 201. Saliamo un bel po’ fino alla cima del Monte Croce, la prima parte attraverso un antico castagneto con evidente presenza di tracce di cinghiale. In cima al Monte Croce troviamo la Capella Alpina Madonna della neve, costruito in onore dei caduti di tutte le guerre. In questo luogo troviamo anche un tavolo da picnic e un rubinetto (niente acqua in inverno).
Dalla cima del Monte Croce si prosegue nel bosco seguendo il crinale fino ad incontrare alcune case. Dopodiché il paesaggio cambia e spesso si attraversano aree aperte con attività agricole. Occasionalmente abbiamo viste spettacolari. Proseguiamo fino a Madonna di Rodiano da dove iniziamo a seguire il CAI 136. Il CAI 136 percorre principalmente strade sterrate, ma ad un certo punto il percorso aggira un castagneto e lì è un sentiero stretto e dobbiamo risalire un piccolo pendio. Percorriamo ancora aree aperte ad uso agricolo fino a raggiungere una strada asfaltata, via Crocetta. La attraversiamo e poco dopo lasciamo il percorso del CAI. Ora seguiremo una specie di striscia aperta di praterie attraverso la foresta. Questo rende questa parte della passeggiata molto varia e significa che spesso possiamo goderci panorami.
Lungo questo tratto abbiamo incontrato cacciatori impegnati in una battuta di cinghiali. Siamo riusciti a passare di qui senza problemi. Ci hanno informato che era l’ultimo giorno di questa stagione e che solitamente la caccia si svolge da ottobre a gennaio.
Al termine di questo tratto arriviamo alla SP26, che è una strada trafficata, che percorriamo per un piccolissimo tratto prima di arrivare al CAI 201 che andremo a seguire. Percorriamo una breve distanza su un terreno privato dove sono ammessi solo i camminatori. In breve iniziamo la discesa di ritorno a Tolè. Poiché l’ultima parte in discesa è asfaltata, questa discesa è molto facile.
Al termine della discesa, prima di entrare in paese, attraversiamo un parco con alcuni tavoli da picnic coperti e una sorgente. Era affollata di persone che stavano riempiendo bottiglie per portare l’acqua a casa.
Tolè
Le strade ed i vicoli del borgo antico di Tolè, suggestivo paesino sito nel Comune di Vergato, sono impreziosite da più di cento opere tra sculture, pitture e murales di artisti locali e non: si tratta di una vera e propria collezione d’arte permanente all’aria aperta che attraversa, tra presente e passato, temi e tecniche pittoriche tra le più varie. Si possono ammirare opere di Rolando Gandolfi, Wolfango, Demetrio Casile, Paolo Gualandi, Roberto Barbato, Luigi Faggioli, Alfredo Marchi, Daniela Carpano per citarne solo alcuni.
L’iniziativa è partita nel 1997 ed ogni anno si arricchisce di nuove opere che vengono presentate al pubblico in occasione dell’annuale manifestazione di Artolè, organizzata dall’associazione Fontechiara.
Il nostro itinerario visiterà il Vicolo dei Gatti, il Vicolo delle Favole, il Vicolo dei Mulini per poi percorrere la Via Papa Giovanni XXIII in modo da poter ammirare quasi tutte le opere d’arte sul nostro cammino (questi vicoli non sono segnalati su google maps, sono traverse di Via Giuseppe di Vittorio). Da segnalare anche le stemmi sui muri e la presenza di numerose sorgenti decorate. Chiunque non abbia ancora visto Tolè dovrebbe riservarsi tutto il tempo per vedere in tranquillità tutte queste bellissime opere d’arte.