Una passeggiata che attraversa principalmente ampi spazi aperti con vista sui calanchi e sulla valle del Secchia. In questa zona sono presenti molte ginestre e orchidee, il che rende questo percorso particolarmente interessante in primavera. Nel percorso è anche compresa la Big Bench di Castellarano e il centro storico con la bellissima Rocchetta.
Il percorso parte dal cimitero di Castellarano, che si trova all’incrocio di via della Pace con via San Francesco. Si inizia seguendo il CAI 602m, dapprima su una stradina asfaltata, che però presto si trasforma in una strada sterrata.
Appena superata una bella fattoria (Il Rosario – 1,7 km dall’inizio) arriviamo ad un campo e sembra un po’ che il percorso non vada oltre. Questo perché il campo è seminato con frumento, mentre il percorso CAI 602m continua proprio qui. Forse i contadini locali e la gente del CAI non erano proprio d’accordo su questo itinerario…… (aggiornato a fine gennaio 2022). Quindi attraversiamo il campo e entriamo nel bosco dall’altra parte del campo. C’è la segnaletica del CAI, una conferma che siamo sulla giusta strada. Percorriamo un bel sentiero attraverso questa foresta. Poco oltre lasciamo il bosco e arriviamo ad un altro campo. In precedenza il percorso passava in mezzo a questo campo, cosa non più possibile perché anche questo ora è diventato un campo di frumento. Seguiamo quindi il bordo del campo e dopo una breve passeggiata attraversiamo una boscaglia, il che ci porta in un altro campo che oltrepassiamo prima di arrivare a una strada sterrata più chiaramente distinguibile.
La segnaletica del CAI su questo tratto dopo il Rosario non è sempre facile da individuare, quindi si tratta di seguire attentamente la traccia GPS (Poi è anche utile sapere che ci sarà un bel po’ di fango su questo stesso tratto in condizioni di terreno bagnato).
Poco dopo oltrepassiamo l’Oratorio S. Rocca. Al lato troviamo un rubinetto. Non c’era acqua ora, ma si spera che ci sarà dopo l’inverno. Poi proseguiamo su un tratto asfaltato e la strada è molto facile da trovare. Questa strada stretta e tranquilla conduce attraverso una valle e quando siamo sull’altro versante proseguiamo su una strada sterrata. Entriamo ora in un’area aperta da cui abbiamo una bellissima vista sulle numerose colline e calanchi che ci circondano. Questa è una zona con molte ginestre e orchidee. Quindi, nel periodo giusto dell’anno, qui sarà un bellissimo spettacolo di colori. Anche nei calanchi possiamo osservare molti colori: c’è una piccola deviazione nel percorso per ammirare una area con calanchi policromi.
Seguiamo il crinale che passa sul Monte Maestà Bianca e poco prima di raggiungere Melino svoltiamo a sinistra in un sentiero forestale. Questo sentiero corre su un pendio nord e coloro che hanno un occhio per esso vedranno che c’è una vegetazione completamente diversa: qui vediamo elleboro e primule. Questo sentiero ci porta a Rontano dove troviamo l’Agriturismo San Valentino. C’erano molte auto parcheggiate, il che può essere un segnale che si mangia bene lì.
Superato l’agriturismo seguiamo un sentiero che costeggia proprio i calanchi dopo di che proseguiamo su una spaziosa strada sterrata fino a Monte le Malee. In cima a questa montagna troviamo una Big Bench (panchina gigante).
Big Bench
La Pro Loco di Castellarano, per incentivare e riscoprire il fascino del proprio territorio, vuol dare la possibilità a tutti di cambiare, per una volta, punto di vista e porre l’attenzione sull’ambiente, i paesaggi e la natura circostante.
A tal proposito si è deciso di posizionare la Big Bench sul Monte Malee, uno dei principali punti panoramici di Castellarano, posto tra due importanti e storici crinali: Monte della Croce, la cui croce fu inaugurata il 26 Aprile 1935 per il Giubileo da don Reverberi e il Monte del Pino sul quale vi era un Pino Marittimo.
La veduta è unica nel suo genere poichè offre un panorama a 360 gradi, è infatti possibile avere un’ampia visuale della valle del Secchia, ammirare il corso del fiume e perdersi con lo sguardo fino alla città di Modena. Con l’indicatore direzionale installato affianco alla panchina, è possibile osservare le bellezze paesaggistiche che circondano il comune di Castellarano come il monte Cusna ed il monte di Valestra.
Chi scrive questo testo difficilmente si trova d’accordo con questo tipo di iniziativa. Ma il fatto sta che questa parte della passeggiata era molto affollata, quindi questa azione fa certamente appello a un certo numero di persone.
Dal Monte le Malee seguiamo un breve tratto di crinale fino alla vetta successiva e poi seguiamo un sentiero che scende fino a Castellarano. Questo sentiero scende abbastanza ripidamente e quindi richiede un certo sforzo da parte delle ginocchia. In condizioni asciutte, il percorso è di buona qualità e non causerà ulteriori problemi.
Subito dopo essere tornati a Castellarano passiamo un luogo dove troviamo diversi punti di ristoro insieme: una gelateria, un pizzeria e un forno.
Poi, poco prima del rientro, passiamo l’ultima gemma del percorso: il centro storico del paese.
Castellarano
Castellarano è posta in zona collinare, sulla riva sinistra del fiume Secchia, a sud est rispetto al capoluogo provinciale.
PERCHÉ VISITARLA
La cittadina è un esempio di borgo castellano fluviale con un vasto centro storico in ottimo stato di conservazione, che consente la lettura dell’impianto medievale originario. L’insediamento, già documentato nel X secolo, è tuttavia molto più antico, come testimoniano diversi ritrovamenti archeologici nei dintorni.
QUANDO ANDARCI E COSA VEDERE
Le stagioni più indicate per la visita sono il periodo primaverile ed estivo per non perdersi le amenità paesaggistiche del territorio collinare circostante.
DA NON PERDERE
La Chiesa di Santa Maria Assunta la cui cripta conserva elementi romanici; la Rocchetta (XV secolo), un fortilizio munito di tre porte di cui una a sesto acuto, un torrione centrale e due laterali; la Torre dell’Orologio, innalzata nel Medioevo per vigilare sul passaggio di uomini e merci nel greto del Secchia; la scalinata di via del Monte; l’acquedotto settecentesco; la Chiesa di Santa Croce e il Castello, privato, ricostruito dopo i danni dell’ultima guerra.
(Fonte: https://emiliaromagnaturismo.it/it/localita/castellarano)
Una volta superata la Rocchetta attraversiamo il Parco dei Popoli e torniamo facilmente al cimitero.