Anello Semelano – Monte Balgaro – Montalto Lastrelle – Monte Questiolo – Rosola. Boschi, Panorami e Borghi (medio, 14km, dislivello +/- 600m)

Un itinerario abbastanza facile nella zona di Zocca. Il percorso attraversa molte zone di foresta e ci sono spesso bei panorami. Nel percorso sono inclusi anche diversi borghi storici.
Per i buongustai ci sono un ristorante (Montalto Lastrelle) e un caseificio lungo il percorso (Monte Questiolo – Rosola).

Il percorso inizia accanto alla Locanda Il Rifugio Divino dove troviamo facilmente spazio per parcheggiare.

Semolano Pieve dei Santi Pietro e Paolo
Semolano – Pieve dei Santi Pietro e Paolo

Da lì camminiamo un po’ su una facile strada asfaltata prima di iniziare la salita del Monte Balgaro. Il tratto fino alla cima del Monte Balgaro è piuttosto impegnativo, con ben 300 metri di dislivello, ma non presenta difficoltà. Attraversiamo foreste bellissime e molto varie. Una volta in cima, il paesaggio si fa più aperto e spesso possiamo godere di impressionanti scorci sulla catena degli Appennini. In questo periodo dell’anno vediamo molte orchide minore sui prati che passiamo in questa zona (si scrive metà aprile).
Superata la croce in vetta, incontriamo alcune case, dopodiché attraversiamo un paesaggio con molti boschi e spesso zone aperte. Percorriamo questo tratto su bellissimi sentieri ed è molto tranquillo.

Monte Balgaro

Passiamo infine per un castagneto prima di raggiungere la frazione Crosicchia. Si percorre quindi un breve tratto su asfalto, ma presto si devia nuovamente e si prosegue su un bel sentiero fino a Montalto Lastrelle.

Crosicchia

In questa frazione di Montese troviamo un ristorante e un piccolo parco con acqua potabile e alcune panchine, quindi è un buon posto per pranzare.
Proseguiamo su un breve tratto di asfalto con bella vista sulla vallata accanto a noi, splendidamente colorata di giallo con tarassaco (piscialetto).

Vicinanze Montalto Lastrelle

Poi svoltiamo a sinistra e proseguiamo attraverso un bosco su bei sentieri con a tratti qualche ginepro e in primavera anemoni di bosco.
Lungo questo tratto c’è a volte un ruscello e ad un certo momento dobbiamo guadare uno di essi.
Poi risaliamo un pendio e arriviamo al Caseificio Rosola (per gli orari di apertura vedi waypoint). Accanto a questo stabilimento ci sono alcuni invitanti tavoli da picnic in un prato.
Da qui è una breve passeggiata fino a raggiungere il Monte Questiolo.

Monte Questiolo

MONTE QUESTIOLO
Monte Questiolo era un importante fortilizio della famiglia Montecuccoli, poi passato ai Rangoni Machiavelli, situato sul monte che domina il versante destro del Panaro a Zocca.
Oggi si conservano alcune importanti testimonianze della struttura: la torre del ‘300 ben conservata e una parte consistente di cinta muraria su cui si possono ancora osservare alcune feritoie e l’originale portale di accesso al Castello. A questo si accedeva, probabilmente, attraverso una struttura in legno collegata con le costruzioni adiacenti.
Proprio sul Monte Questiolo, nel 1953, furono ritrovati resti di capanne dell’età del bronzo (1000-1800 a.c.): la più antica testimonianza dell’insediamento dell’uomo nella zona. Sono stati recuperati resti faunistici (bue, cervo, pecora, cinghiale, capriolo) che fanno pensare ad una comunità di allevatori e cacciatori.
In tempi recenti la proprietà del castello è pervenuta al comune di Zocca, che ha adibito l’intera area a parco pubblico; la Soprintendenza ai Beni ambientali e architettonici ha provveduto ad un intervento globale di restauro.

Dal Monte Questiolo scendiamo al successivo sito di interesse storico: Rosola con la sua torre e la sua chiesa

Chiesa Parrocchiale di San Leonardo Limosino

ROSOLA, LA TORRE RANGONI E LA CHIESA DI LEONARDO
Rosola è un Borgo del Comune di Zocca molto ben conservato che si raccoglie attorno alla Torre Rangoni Machiavelli.
Anticamente denominata Muzzano, Rosola passò dai Bolognesi agli Estensi diventando possedimento dei Montecuccoli verso la fine del’300. Nel 1454 Borso d’Este la infeudò ai Conti Ugo, Venceslao ed Uguccione Rangoni, alla cui famiglia rimase fino ai giorni nostri.
Torre Rangoni Machiavelli è l’unica testimonianza rimasta dell’antico Castello di Rosola, databile al ‘200. La Torre si presenta mozzata ed è senza dubbio l’edificio più antico della zona. Nel paramento murario, realizzato con pietre sbozzate di arenaria, si nota ancora l’ingresso originario alla Torre, all’altezza del primo piano.
Una volta a botte copre l’alto vano sotto il quale, prima dell’apertura dell’attuale pertugio laterale, si accedeva unicamente da una stretta botola. Proviene da questo luogo un tesoretto ritrovato nell’800 e costituito da un boccale con manico di color verde contenente più di milletrecento monete d’argento databili tra il IX e l’XI secolo.
Oltre a Torre Rangoni Machiavelli, il borgo di Rosola ospita la Chiesa Parrocchiale di San Leonardo Limosino, , la cui facciata si rifà vagamente alle chiese romaniche. Secondo gli studi di don Giovanni Ricci, la chiesa, inizialmente situata al centro del castello di Rosola, nel 1577 venne riedificata un poco più in alto e divenne parrocchia, accentrando a sé la chiesa di Monte Questiolo che divenne semplice oratorio. Nel bel campanile gugliato è presente uno dei migliori concerti di campane del modenese, opera della Ditta Brighenti di Bologna.

Torre Rangoni Machiavelli

Da Rosola prendiamo una strada sterrata che porta a via Pescaroggio, una tranquilla strada asfaltata che seguiamo fino a tornare al punto di partenza

Il percorso

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