Un percorso nella valle del Reno. Attraversiamo molte aree forestali intervallato con campi agricole. L’attrazione principale della passeggiata sono le affascinanti grotte di Soprasasso. Il percorso non è adatto ai principianti.
Il punto di partenza del percorso è vicino alla stazione ferroviaria di Riola, quindi è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Accanto alla stazione c’è un parcheggio. Durante la settimana viene utilizzato dai pendolari e ci può essere poco spazio. Perciò è utile sapere ci sono altri due parcheggi nelle vicinanze lungo il percorso (via delle Quiete e via Giuseppe Bontà Riola – vedere i waypoints)
Per prima cosa camminiamo per il paese di Riola dove passiamo davanti a un bar e ad un fruttivendolo. Presto svoltiamo a destra in via delle Quiete e seguiamo il sentiero CAI 162 in un tratto in salita. Attraversiamo macchie di foresta e aree aperte di terreni agricoli, con ogni tanto una bella vista.
Dopo circa 3,5 chilometri dall’inizio lasciamo il percorso CAI 162 e seguiamo il sentiero delle Grotte di Soprasasso. Questo non è un percorso CAI e non è indicato con strisce rosse bianche ma con macchie rosse sugli alberi. Anche se mi sembra che qui passino parecchi escursionisti, questo percorso non è indicato sulle varie mappe che ho consultato. É quindi assolutamente sconsigliabile percorrere questo sentiero con una mappa tradizionale. All’inizio del sentiero per le grotte passiamo un minuscolo stagno con una piccola cascata che è ricoperta da muschi e felci Adianto. Il sentiero non è sempre facile da trovare e ci imbattiamo in alcuni tratti in cui camminiamo lungo abissi abbastanza profondi. Poiché questo è in una zona con alberi e il percorso è di una qualità abbastanza buona, questo certamente non causerà problemi in condizioni di asciutto.
Dopo di aver seguito questo percorso per più di un chilometro arriviamo alle grotte del Soprasasso. Queste sono formate dall’erosione da parte dell’acqua e del vento. Vediamo forme mozzafiato nelle rocce e abbiamo una splendida vista sulla valle del Reno e sull’Appennino. Alcune persone che hanno visitato questo luogo descrivono le grotte come una sorta di paesaggio lunare. In fondo al testo c’è un link ad un video con un interessante resoconto sulle grotte e sulla creazione del percorso verso di esse. Capisco dal video che il percorso verso le grotte è stato fatto molto recentemente da volontari. E questo spiegherebbe perché il percorso non appare sulle mappe.
Le grotte sono anche il punto più alto di questa escursione. Così oltre le grotte iniziamo la discesa, prima attraverso una foresta con un suggestivo sottobosco di Pungitopo, poi attraverso castagneti. Il sentiero è più facile in questa discesa che nel tratto antistante le grotte. Per facilitare il passaggio, è stata scolpita una scala nelle pietre ed è stata installata una corda. Di conseguenza, da questo lato il percorso verso le grotte è stato reso accessibile a tutti.
Non molto più tardi arriviamo a una stretta, tranquilla strada asfaltata. In questo luogo possiamo anche parcheggiare ed è quindi possibile camminare un percorso relativamente facile da qui alle grotte (vedi waypoint “Tenere destra / inizio asfalto / possibilità di parcheggio x alcune macchine” – 6,4 km dall’inizio).
La via del ritorno da qui è quindi su una stretta strada asfaltata. Passiamo per boschetti e aree agricole con panorami spesso bellissimi, ad esempio su Rocchetta Mattei. In quest’ultima parte passiamo anche alcuni antichi borghi.
Qualche dettaglio in più:
Il percorso è ideato in senso orario.
Tempo impiegato: totale = 7 ore 14 di cui in movimento = 2 ore 43 minuti
Presenza di tavoli picnic: assente
Presenza di acqua potabile: Dopo 5,5 km c’è una fontana ma è indicato che l’acqua non è controllata.
Il percorso è medio dal punto di vista tecnico.
Presenza di segnavia bianco-rosso:
CAI 162: km 0 > 3,5
Sentiero delle Grotte di Soprasasso con segnavia di macchie rosse: km 3,5 > 6,4