Il percorso include l’area dei famosi calanchi policromi di Casale, che figura tra i più significativi dell’Emilia-Romagna. La prima parte di questa passeggiata attraversa una zona con boschi e segue poi nella seconda parte un percorso molto panoramico che attraversa questa affascinante zona calanchiva.
Il percorso parte da un ampio parcheggio a Baiso in Piazza Nilde Iotti. Il venerdì mattina c’è un mercato in questo posto e quindi non è possibile parcheggiare. Piazza Nilde Iotti non figura sulla mappa dei navigatori. Dovremmo invece impostare Via Gian Battista Toschi.
Dal punto di partenza abbiamo subito una bella vista sui calanchi. Per iniziare camminiamo un po’ tra alcune case e attraversiamo la parte storica di Montecchio. Poi lasciamo presto il paese e camminiamo un tratto per una bella foresta. Percorriamo facili sentieri forestali in discesa fino a Calcinara, dove troviamo un’azienda agricola con lo stesso nome.
Il sottobosco è molto vario con molte specie che fioriranno magnificamente in primavera. Quindi questo percorso è molto bello in autunno a causa dei suoi alberi splendidamente colorati ma sarà anche molto bello in primavera a causa dei numerosi fiori.
Nella parte successiva attraversiamo spesso aree aperte con praterie e abbiamo viste frequenti sulla valle del Tresinaro e sulle montagne alle sue spalle (Monte Mesolo, Monte del Pilastro, Monte Fontanella). Scendiamo fino a raggiungere il livello del Torrente Tresinaro. Poco prima di arrivarci vediamo da vicino i nostri primi calanchi.
Poi inizia la salita principale di questa escursione, quella del monte Lusano. La salita a volte passa davanti ad alcune case ed è sempre facile da percorrere. Tuttavia, ci sono alcune parti piuttosto ripide, quindi una condizione fisica adeguata è necessaria. All’inizio questa salita è principalmente attraverso parti aperte con vista sulle montagne e calanchi ma una volta vicino alla cima del Monte Lusino ci troviamo immersi in una bella foresta.
Dalla vetta di Monte Lusino abbiamo di nuovo una bellissima vista, e c’è una tavolo di picnic.
Torre Lusino
Sulla sommità del monte Lusino si eleva una antica torretta colombaia probabilmente utilizzata nel passato per dare supporto alle attività agricole, ricovero attrezzi e per offrire occasionale ricovero in caso di necessità. La sua posizione, situata in un luogo assai panoramico in vista del castello di Baiso, non esclude tuttavia l’ipotesi che il manufatto assolvesse anche ad una funzione di guardiania. La costruzione è caratteristica per la presenza dei fori per i nidi artificiali dei rondoni che ne punteggiano la parte superiore, testimoniando l’antico utilizzo alimentare che veniva fatto di questi uccelli.
Superato il monte Lusino scendiamo un po’, ancora attraverso pezzi di bosco, prima di arrivare alla via Cassinago. Si tratta di una tranquilla strada asfaltata che attraversa un’area aperta dove in lontananza alla nostra sinistra possiamo già vedere i bellissimi calanchi di Casale che sono l’obiettivo principale di questa passeggiata.
Seguiamo questa strada per più di mezzo chilometro e poi giriamo a sinistra in una strada sterrata. Dopo aver attraversato una piccola valle con prato arriviamo ai calanchi policromi di Casale.
I calanchi policromi di Casale.
I calanchi policromi di Casale situati a breve distanza a nord di Baiso, sono da annoverare tra i più belli e suggestivi della Regione; le argille che affiorano in questa località sono infatti contraddistinte da un’intensa policromia, con accese tonalità di rosa, giallo, bruno vinato e verde, che nel loro insieme creano un bellissimo ed inaspettato effetto cromatico-visivo. La vivace coloritura di queste argille è probabilmente dovuta al fatto che esse hanno risentito in misura relativamente minore del grande travaglio geologico e tettonico che ha invece coinvolto la maggior parte delle altre argille terziarie e mesozoiche presenti nell’Appennino emiliano; per questo motivo, pur mostrando al loro interno una struttura tortuosa e complessa, con fitto intreccio di differenti livelli di stratificazioni compenetranti, hanno tuttavia conservato le originarie e variegate bande cromatiche. Esse sono il prodotto di processi geochimici conseguenti alla differente concentrazione di sali di ferro e manganese avvenuti milioni di anni fa all’interno dei fanghi abissali che diedero poi origine alle argille. Per queste caratteristiche la zona dei calanchi policromi costituisce un importante geosito, tra i più significativi dell’Emilia-Romagna.
Il nostro percorso ora segue un sentiero che porta proprio lungo i calanchi che ci permette di godere appieno delle incredibili sfumature di colore. Superati i calanchi arriviamo a Casale dopodiché percorriamo l’ultima parte per tornare a Baiso su una facile tranquilla strada asfaltata. Lungo questo ultimo tratto abbiamo ancora splendidi panorami, anche essi spesso dominati dai calanchi.
Qualche dettaglio in più:
Il percorso è ideato in senso orario.
Tempo impiegato: totale = 6 ore 39 minuti di cui in movimento = 3 ore 39 minuti.
Presenza di tavoli picnic: a 0,6 e 2 e 5 km dall’inizio.
Presenza di acqua potabile: assente.
Il percorso è facile dal punto di vista tecnico.
Il tipo di terreno che passiamo sarà più difficile da superare durante o dopo la pioggia (i calanchi dovrebbero essere evitati comunque quando sono bagnati). Inoltre, è richiesta una buona condizione fisica.
Presenza di segnavia bianco-rosso:
CAI 632a: km 0,3 >1,0
CAI 632: km 1,0 > 7,9
CAI 632a: km 7,9 > 9,1
CAI 632a: km 9,8 > 11