Un itinerario abbastanza facile, molto vario, il cui tema principale sono gli imponenti calanchi nei pressi di Baiso. Inoltre, il percorso propone molti spazi aperti con panorami mozzafiato e passa davanti alla Big Bench di Baiso.
Vale anche la pena notare che c’è pochissimo asfalto e che il percorso attraversa una zona molto tranquilla.
Lungo il percorso sono presenti molte ginestre, che daranno al paesaggio un bel colore giallo a maggio.
Il percorso inizia in un parcheggio (non privato) accanto ad alcune case di Via Montecasale a Baiso. Da lì percorriamo la Via Montecasale e dopo poco svoltiamo a destra su una strada sterrata. Ora attraversiamo principalmente un’area con molte praterie. Sembra che le persone non passino spesso e poiché non è falciato, a volte non è così facile seguire la strada giusta. Fortunatamente, ci sono i segni bianco-rosso del percorso del CAI ovunque lungo il percorso, allora non è davvero difficile trovare dove camminare. Al momento (fine aprile) troviamo spesso l’orchidea maggiore nei campi che passiamo. Di tanto in tanto vediamo i calanchi in lontananza, quindi la vista è varia. Dopo poco più di tre chilometri arriviamo vicino al clou di questo percorso: I calanchi policromi di Casale
I calanchi policromi di Casale.
I calanchi policromi di Casale situati a breve distanza a nord di Baiso, sono da annoverare tra i più belli e suggestivi della Regione; le argille che affiorano in questa località sono infatti contraddistinte da un’intensa policromia, con accese tonalità di rosa, giallo, bruno vinato e verde, che nel loro insieme creano un bellissimo ed inaspettato effetto cromatico-visivo. La vivace coloritura di queste argille è probabilmente dovuta al fatto che esse hanno risentito in misura relativamente minore del grande travaglio geologico e tettonico che ha invece coinvolto la maggior parte delle altre argille terziarie e mesozoiche presenti nell’Appennino emiliano; per questo motivo, pur mostrando al loro interno una struttura tortuosa e complessa, con fitto intreccio di differenti livelli di stratificazioni compenetranti, hanno tuttavia conservato le originarie e variegate bande cromatiche. Esse sono il prodotto di processi geochimici conseguenti alla differente concentrazione di sali di ferro e manganese avvenuti milioni di anni fa all’interno dei fanghi abissali che diedero poi origine alle argille. Per queste caratteristiche la zona dei calanchi policromi costituisce un importante geosito, tra i più significativi dell’Emilia-Romagna.
Ora camminiamo lungo e sopra i calanchi dove vediamo occasionalmente forme e colori molto impressionanti. Abbiamo una chiara conferma che questa è una delle formazioni di calanchi più particolari della nostra regione. Nei pressi dei calanchi si possono ammirare anche i narcisi selvatici (fine aprile). Queste sono piante protette quindi GUARDARE E NON RACCOGLIERE! Passati i calanchi attraversiamo una bellissima vallata con molte praterie e ancora viste sui calanchi. A volte passiamo davanti a un mare di fiori che colora i campi di tutto giallo.
Questo ci porta alla Via Cassinago (SP7) che attraversiamo. Superiamo alcune case e poi ci addentriamo in un pezzo di bosco. Ora inizia una ripida salita per raggiungere la seconda meta del nostro viaggio: Il Big Bench di Baiso.
Big Bench Arancione n.93
BIG BENCH COMMUNITY PROJECT (BBCP)
La panchina gigante.
La idea è che il cambio di prospettiva dato dalle dimensioni della panchina fa sentire chi vi siede come un bambino, capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio con un sguardo nuovo.
Cos’è il Big Bench Community Project?
Dalle Grandi Panchine di Chris Bangle, ormai un’attrazione simbolo dell’Alta Langa, nasce l’iniziativa BIG BENCH COMMUNITY PROJECT (BBCP) per sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane dei paesi in cui si trovano queste installazioni fuori scala. BBCP è un’iniziativa no profit promossa dal designer americano insieme alla moglie Catherine, cittadini di Clavesana dal 2009, per unire la creatività del team di designer della Chris Bangle Associates S.r.l. alle eccellenze artigiane di quest’area del Piemonte. Le attività del BBCP – a carattere esclusivo senza fini di lucro – prevedono sia il supporto tecnico a chi vuole costruire una nuova Grande Panchina ufficiale, sia la collaborazione con le eccellenze dell’artigianato locale per realizzare prodotti a esse ispirati, che possano dare un piccolo contributo all’economia e al turismo locali, nel segno dello spirito positivo che le Grandi Panchine portano in questa zona.
Una parte del ricavato di ogni vendita, come le donazioni fatte da chi realizza una nuova panchina, sarà devoluta dal BIG BENCH COMMUNITY PROJECT ai Comuni coinvolti e destinata a sostegno delle comunità locali.
Ultimamente sembra un po’ che il fenomeno della panchina gigante stia spuntando come funghi nella nostra regione. A quanto pare non basta più avere un bel panorama e bisogna aggiungere un’attrazione teatrale per attirare l’attenzione degli escursionisti meno preparati. C’è anche molta attenzione da parte della stampa.
Comunque è vero che questo è un posto suggestivo e che abbiamo una bella vista.
La cosa positiva di questa particolare Big Bench è che una serie di strutture per picnic sono state collocate in luoghi strategici all’ombra. Questo sembra essere il lavoro del gruppo di nordic walking Baiso. Complimenti! Anche i percorsi da e per questa Big Bench sono molto ben tenuti. Su questo percorso attraversiamo ancora un pezzo di bosco, il che lo rende molto facile. Passiamo proprio davanti al castello (privato) ed entriamo in paese vicino al Bar Castello. C’è un rubinetto nel parcheggio accanto al bar.
Da questo punto si percorre un breve tratto su strada sterrata fino a tornare al punto di partenza.